Astrologia Karmica


 

Da un verso del Kalyana Varmas Saravali, antico poema astrologico indiano:

 

“Non vi è nulla sulla terra come un oroscopo per aiutare gli uomini nell’acquisizione del benessere, per salvarli come una nave in un mare di difficoltà e servir loro da guida nel cammino”.

 


 

L’Astrologia karmica e i nodi lunari

 

Sintesi dell’incontro che si è tenuto nella Sede dell’Associazione.

 

ASTROLOGIA KARMICA

 

“La conoscenza del Karma come necessità del nuovo millennio”

 

Docente: Dott.ssa Franca Naldani

Esperta di Astrologia classica, celtica e karmica

Per info: 339 2484 355 – Vedi Pagina di Menu: Chi siamo e Scopi > Gli Insegnanti e i Docenti.

 

Accostarsi al problema del Karma nella nostra vita, in particolar modo attraverso l’astrologia, intesa come “grande geometria dell’anima”, significa accedere a un grande strumento per conoscere molti legami che ci collegano al passato, per conoscere noi stessi e le nostre difficoltà e quella che gli Orientali chiamano “conoscenza della legge di opportunità”.

 

Infatti, la conoscenza dei legami che si riallacciano al passato, anche molto antico o karmico, rappresenta una buona occasione per affrontare nel modo migliore il nostro divenire-destino, capire il progetto della nostra mente in rapporto a noi stessi e agli altri, sciogliere i nodi karmici e trovare la nostra migliore dimensione.

 

In particolare, i percorsi dei pianeti lenti presenti sul nostro tema natale astrologico ci segnalano che nelle varie situazioni che stiamo vivendo – amore, lavoro, crescita personale, ecc. – non stiamo solo “costruendo la nostra vita”, ma stiamo incontrando insospettate “lezioni di realtà”. Realtà intesa in senso molto ampio e particolarmente utile a rafforzare la componente spirituale di noi stessi nelle varie dimensioni: concreta, emotiva, vitale e psichica. Questo ritrovare se stessi attraverso l’astrologia, unitamente al percorso conoscitivo razionale, è alla base di un miglioramento di tutta la nostra dimensione spirituale così come del nostro “essere persona”, al fine di poterci dirigere con volontà e maggiori chances di riuscita verso un più felice divenire evolutivo.

 

Oggi più che mai le pressioni dei pianeti lenti, in transito nei segni zodiacali “spirituali”, ci chiedono di affrontare con determinazione le complessità che oggi stiamo vivendo, per riuscire a dipanare le cause dei problemi e dei legami irrisolti col mondo e per far ordine nei nostri progetti di vita.

 

Mi auguro che anche questo breve seminario possa aggiungere delle opportunità positive alle vostre esperienze. Consideratemi a vostra disposizione per tutti gli approfondimenti del caso sia per quanto riguarda la vostra persona sia per un approccio ai pianeti lenti, i quali ci indicano, con il loro percorso, sia le future e diverse tematiche in campo sociale sia il nostro Karma sociale sia diversi altri interessanti argomenti su come affrontare le problematiche connesse all’evolversi dei costumi e delle mode.

 


 

L’Astrologia antica

 

 

Per molti secoli il termine “Astrologia” era usato come sinonimo di “Astronomia”. Colui che conosceva il moto degli astri era il saggio, il sapiente e lo scienziato, astrologo e astronomo al tempo stesso. L’Astrologia non era personalizzata ma veniva consultata per gli eventi storici, climatici e dinastici in quanto la vita del popolo era legata al potere dei re e dei condottieri.

 

Pare che l’Astrologia sia nata in Mesopotamia e che fosse già conosciuta dai Sumeri nel 2500 a.C., ma divenne molto fiorente a Babilonia presso gli Assiro-babilonesi, che la tennero in massima considerazione, tanto che nella biblioteca del re assiro Assurbanipal, a Ninive, una delle città più importanti dell’Impero babilonese sono state trovate delle tavole, risalenti al 700 a.C. almeno, che trattavano argomenti sia astronomici che astrologici.

 

I Caldei, che ebbero occasione di occupare quelle zone, mantennero a lungo il culto dell’Astrologia e la portarono a Roma. Essa fu molto seguita sotto l’Impero di Augusto e, nel 139 d.C., un decreto di Cornelio cacciò da Roma e dall’Italia i Caldei col pretesto che sfruttavano il popolo attraverso la consultazione degli astri. Si sa che Tiberio, Agrippina e Nerone si avvalsero di consiglieri astrologi.

 

I Greci, con i loro impareggiabili miti, con le vicende degli dei e semidei, con l’arte degli auspici, ci hanno lasciato un inestimabile patrimonio di considerazioni sull’anima umana, patrimonio che C. G. Jung definisce archetipi e che sosteneva agissero dentro di noi, nello strato più profondo del nostro inconscio collettivo.

 

Platone svolse un importante ruolo di collegamento tra la cultura indiana e quella greca, che iniziava ad affacciarsi all’Occidente. Egli ci parla, sotto forma di racconto, di un concetto basilare del pensiero indiano, quello del karma, e spiega che ciascuno di noi è destinato a scegliere il proprio destino prima della nascita per poter proseguire, in base al livello evolutivo precedentemente raggiunto, nel cammino di crescita personale. Spiega inoltre che di questa originaria scelta l’uomo non conserva memoria perché per nascere deve attraversare le acque del fiume Lete e in tal modo la perde.

 

 

 


 

L’Astrologia classica o moderna

 

 

A Claudio Tolomeo, nato in Egitto e vissuto dal 100 al 178 d.C. circa, si fa risalire la moderna e ormai classica Astrologia. Egli aveva a disposizione la grande Biblioteca di Alessandria d’Egitto per studiare tali scienze, a comprova che anche presso gli Egizi veniva utilizzata l’Astrologia. Si interessò quindi degli auspici secondo la maniera dei Caldei, ma ritenne che i loro metodi avessero poca rilevanza obiettiva e allora preferì gli studi che si rifacevano alle conoscenze greche ed egizie.

 

Tutto il sapere di Tolomeo è stato tramandato fino ai giorni nostri nei suoi scritti e, circa l’Astrologia, nel suo Tetrabiblos, dove essa viene minuziosamente spiegata attraverso la matematica divinatrice del movimento astrale.

 

Tra l’800 e il 1100 d.C. gli Arabi diffusero l’Astrologia in Italia e furono istituite cattedre in molte città italiane e anche in Germania. L’astrologia a quel tempo era profondamente legata alla matematica, all’alchimia e alla medicina.

 

Tra il 1300 e il 1700 fiorì una vasta polemica, tra i pensatori del tempo, tra Scienza e Astrologia e molti di loro dovettero coltivare solo per se stessi la matematica e le altre scienze misurabili, mentre per vivere continuarono a esercitare l’arte delle predizioni. Tra questi personaggi vi era perfino Keplero.

 

Un secolo dopo, intorno alla metà del 1600, anche Newton era ansioso di iscriversi all’Università di Cambridge per imparare l’arte degli auspici giudiziari, che è il termine col quale si definiva il giudizio degli eventi che accadono agli uomini.

 

Molte grandi menti del tempo accreditarono l’Astrologia e nel contempo ritenevano che l’uomo potesse godere di  libero arbitrio. L’apprezzarono Aristotele, san Gerolamo, san Tommaso d’Aquino, Dante, Goethe, Balzac e Jung.

 

Altri, come Petrarca, sant’Agostino e Pico della Mirandola, ne presero le distanze in modo più o meno deciso.

 

La Chiesa ebbe per lungo tempo atteggiamenti ambigui nei confronti dell’Astrologia, forse dovuti al fatto che persino la nascita di Cristo era stata letta nelle stelle, anticipata dai Re Magi che venivano da lontane terre e sottolineata dal passaggio della cometa, così come la morte avvenne sotto una potente eclissi di sole.

 

Con il Concilio di Trento del 1563 vennero proibite tutte le dottrine circolari, forse per proteggere quel sistema tolemaico che vedeva la terra al centro dell’universo e così ben calzante con la dottrina della Chiesa di allora. Pertanto, l’Astrologia e soprattutto l’Astronomia, ebbero i loro momenti di disgrazia e furono perfino portate nei Tribunali della Santa Inquisizione. Ricordiamo, per citare un esempio che ha fatto storia e per il quale la stessa Chiesa si è dovuta scusare, la persecuzione di Galileo Galilei.

 

Con il XVIII secolo, con l’affermarsi del periodo illuminista e col trionfo della Ragione iniziò la valorizzazione delle scienze misurabili e fu sancito il declino dell’Astrologia, anche se non fu mai del tutto abbandonata.

 

 

 


 

L’Astrologia oggi

 

 

In Italia, negli ultimi decenni, gli studi e le ricerche di Lisa Morpurgo, un genio dell’Astrologia anche se con un carattere decisamente spigoloso, hanno modificato alcune concezioni tolemaiche dando un risvolto moderno all’Astrologia. Il suo contributo è stato importante perché ha permesso di avanzare ipotesi che sconfinano nella sperimentazione scientifica.

In sostanza, essa ritiene che il tema natale rispecchi la nostra precisa volontà di agire e, al di là delle nostre parole, siamo spesso noi stessi la causa degli avvenimenti che ci accadono.

 

In America, dagli anni ’70 viene utilizzata l’Astrologia in relazione alla Psicologia, anche se i comunicati ufficiali di quest’ultima disciplina non le attribuiscono valore scientifico.

 

In Inghilterra e in Francia esistono ancor oggi delle Cattedre di Astrologia presso le principali Università.

 

Più in generale, nella cultura occidentale viene dato grande risalto al ciclo stagionale, dato che nel succedersi delle stagioni troviamo una sostanziale similitudine con le vicende dell’animo umano e di quelle terrene.

 

 

 


 

L’Astrologia in India e in Tibet

 

 

Va riconosciuto un’importante valenza all’Astrologia indiana. Essa è estremamente ricca filosoficamente e da secoli accompagna la vita della gente di quel paese. Non si compie azione importante senza la consultazione degli astrologi.

Diceva Yogananda, che per sperimentare la validità o meno dell’Astrologia aveva voluto comportarsi diversamente rispetto alle previsioni ricevute: “Ho sempre fatto tutto quanto mi ero prefisso anche nei periodi reputati i peggiori, ma riconosco di aver incontrato enormi difficoltà”.

 

Affermazione, questa, che solleva il problema dei condizionamenti cui siamo indiscutibilmente sottoposti, nel rispetto della dottrina del Karma, ma questi potranno agire in modo deterministico solo se non abbiamo  chiara consapevolezza  delle grandi potenzialità della nostra mente.

Per evitare ciò è necessario conoscere il nostro stadio evolutivo e assecondarlo, se positivo, mentre occorrerà superarlo, se negativo, al fine di generare il disseccamento dei nostri residui  karmici.

 

Il Karma, nel rispetto dell’universale Legge di causa-effetto, è il frutto necessario dell’infinità delle nostre vite passate e i suoi semi negativi possono essere bruciati per mezzo della conoscenza-sapienza che ci viene offerta da uno strumento come lo Yoga.

Disciplina, quest’ultima, che incoraggia a scoprire e a utilizzare l’immensa potenzialità della nostra volontà, la quale sola potrà guidarci, se benevola e costruttiva, a individuare quei propositi necessari a fare le giuste scelte e le giuste azioni da compiere.

 

Se la forza della nostra volontà ci indirizzerà sulla via del “retto agire”, cioè sulla via del Dharma, potremo superare le nostre predisposizioni e potremo ritrovare la serenità.

 

Padma Sambhava, il più importante santo del Tibet, fu un grande guru vissuto in India e in Tibet. Si racconta che sia andato a Benares a imparare l’Astrologia da un Loka-Siddha, da un santo guru che aveva raggiunto la perfezione dello Yoga in uno dei poteri dell’esistenza umana: lo Yoga dell’Astrologia.

 

Anche Milarepa, vissuto in Tibet tra il 1052 e il 1135, riuniva i precetti dello Yoga con lo studio della medicina, dell’Astrologia e degli auspici.

Diceva che per mezzo della meditazione generiamo una forza fresca nell’ambiente circostante e cambiamo la corrente della vita, in modo che possa portarci in quello stato chiamato “la pace illuminata”, Sat-cit-Ananda, cioè esistenza-coscienza-beatitudine.

 

Nell’interazione tra uomini e astri non c’è fatalismo, se nel vostro tema esiste una Luna afflitta da Marte alla nascita, dovreste provare a controllare la vostra irritabilità. Se non fate così, avrete lo stesso aspetto negativo anche nella prossima vita… raccomanda l’astrologo indiano o tibetano.

 

 

 


 

Una leggenda

 

 

Si racconta che lo yogin Brghu, che visse sull’Himalaya più di 5000 anni fa durante la cosiddetta età dell’oro, era uno che sapeva leggere nel passato e nel futuro di ogni essere che sarebbe nato sulla terra. Poiché era compassionevole e conosceva i rimedi specifici di tutte le malattie, volle aiutare l’umanità conoscendo le necessità e le caratteristiche di tutti gli uomini.

Scrisse allora le carte astrologiche di tutti coloro che sarebbero nati sulla terra fino alla fine del mondo: 1.500 chilogrammi di piccole foglie secche di palma.

 

Naturalmente non di tutti gli uomini, ma solo delle tantissime persone che avrebbero avuto una particolare importanza nella vita pubblica o che un giorno sarebbero stati interessati a conoscere il proprio oroscopo. Cosa, quest’ultima, che rende speciale una persona poiché l’interesse per il proprio oroscopo è un segno di risveglio, di ripresa del proprio compito evolutivo e della conquista della presenza a se stessi.

 

La raccolta di foglie si troverebbe oggi in un luogo segreto, ma varie parti della raccolta sarebbero sparse tra Hoshiarpur, piccolo centro a nord di Delhi, e Benares.

Potrebbe essere solo una leggenda, ma è sostenuta molto seriamente anche in ambienti ufficiali e nei Tourist Office di Delhi.

 


 

La docente di Astrologia karmica

 

Franca e le meleFranca Naldani – E’ una dei soci fondatori dell’Associazione, è Laureata in Scienze del Servizio sociale ed è, dal 1975, un’appassionata studiosa di Astrologia classica, di Astrologia celtica e, in quanto per anni frequentatrice dei nostri Corsi di Yoga classico e attenta cultrice delle relative tematiche, anche di Astrologia karmica.

Ha scritto numerosi articoli su diverse riviste e vanta una nutrita serie di docenze, interventi e dibattiti. E’ Docente presso la nostra Scuola di Formazione Insegnanti per le materie: Evoluzione e karma; La dottrina indiana della rinascita; Astrologia e nodi karmici. Conduce, su questi temi, alcuni incontri organizzati nei fine settimana dall’Associazione. Utilizza una visione positiva dell’Astrologia, orientata, infatti, al riconoscimento e all’utilizzo costruttivo e ricostruttivo delle potenzialità della mente oltre che, sempre in accordo con le finalità dell’Associazione, al riordino e al fattivo utilizzo delle proprie risorse energetiche.

E’ un’attiva, valente e multiforme studiosa che svolge, su richiesta, delle consulenze astrologiche personalizzate.