– La storica Sede di Bologna
L’ingresso,
la Segreteria
e il salottino dell’Associazione.
La Palestra, dedicata alle lezioni, col suo Tatami in legno e le panche per i visitatori che desiderano assistere agli allenamenti delle Arti marziali.
La Materassina verde di servizio, cioè riservata ai Soci per la pratica personale e per lo studio delle tecniche apprese.
L’Associazione è aperta 12 mesi l’anno nel rispetto del calendario delle Lezioni e con regolare continuità anche durante le festività natalizie e pasquali, facendo eccezione per le giornate festive e le due grandi vigilie di Natale e di Capodanno.
– La nostra Scuola
La nostra Scuola di Yoga classico e di Arti Marziali è da sempre affiliata all’Unione Italiana Sport Pertutti (U.I.S.P.), e ha fatto sue sia la politica sia le finalità sportive adottate da questo importante Ente di Promozione Sportiva (EPS) che opera a livello nazionale ed è riconosciuto dal CONI. Per avere una dimensione della sua diffusione e della sua importanza ricordo solo che nell’anno appena trascorso ha contato circa 1.400.000 iscritti.
L’insegnamento impartito è caratterizzato dallo studio tradizionale sia della disciplina dello Yoga classico, rientrante nella Struttura di Attività (S.d.A.) Ginnastiche della UISP e più precisamente facente parte della Ginnastica finalizzata alla Salute e al Benessere – Metodica Yoga, sia delle Arti Marziali, a loro volta appartenenti alle Discipline Orientali (D.O.) della UISP. Discipline che sono tutte riconosciute dal CONI.
Le attività promosse dalla nostra Associazione propongono un percorso di armonizzazione delle diverse dimensioni che compongono l’essere umano: corporea, energetica, mentale e spirituale.
Il fine che la pratica si prefigge è quello di sviluppare sia la facoltà dell’Attenzione sia quella di una costruttiva Volontà. Con un allenamento mirato alla conoscenza del corpo e della mente, ben sapendo che stanno fra loro in una reciproca relazione e riconoscendo che disciplinare la mente è l’obiettivo principale.
In ultima analisi è la conoscenza di se stessi, cioè il rispetto e la stima di sé, la fiducia verso di sé, l’amore di sé che è importante perseguire, perché, altrimenti, quali sentimenti potremmo mai mettere in campo nelle relazioni con con gli altri, con il mondo? Tutto ciò in sintonia col principio che più si approfondisce questa conoscenza più si ha consapevolezza delle meraviglie che sono in noi e che sono coerenti con il “corso della Natura”, con il suo bisogno di ordine, di armonia e di intelligenza che la caratterizzano e che denotano il senso-direzione evolutivo del divenire della Vita.
In una parola, e in coerenza col pensiero orientale e la filosofia perenne, più si accresce il livello di armonia al proprio interno più sarà possibile superare le proprie insicurezze e, conseguentemente, migliori potranno essere le relazioni del soggetto col mondo.
E questo accrescimento sarà possibile solo riconoscendo la differenza fra ciò che è transitorio e ciò che è permanente, cioè fra ciò che è soggetto a continue trasformazioni (diversificanti e personali) e ciò che è, invece, costante (unificante e impersonale).
E’ affascinante notare come questo dualismo, corrispondente all’intima natura di ogni essere (indivisibile e duale, da cui “individuo”) e da millenni messo in evidenza dalle filosofie orientali, sia stato ormai convalidato anche dalle neuroscienze, che attribuiscono quelle specifiche funzioni ai nostri due emisferi, rispettivamente sinistro e destro, del cervello.